Il burnout, uno stato di esaurimento fisico ed emotivo causato dallo stress cronico, è diventato un problema diffuso nella società moderna.
Mentre la sua presenza è spesso dolorosa e debilitante, comprendere le sue cause può aiutare a prevenirlo e a gestirlo in modo più efficace.
In questo articolo cercheremo di affrontare questo tema delicato e dai contorni spesso sfumati, fornendo anche qualche suggerimento pratico, non solo per riconoscerlo, ma anche per affrontarlo.
Ovviamente, non è un trattato scientifico, ma solo un modo per approcciare un argomento di cui si parla poco, spesso perché considerato una sorta di tabù.
Indice
Le cause
- Sovraccarico di lavoro
- Mancanza di controllo
- Ambiente tossico
- Scarso equilibrio tra lavoro e vita privata
I rimedi
- Riconoscere i sintomi
- Chiedere supporto
- Imparare a dire no
- Praticare l’autocura
- Considerare il cambiamento
Le cause
Le cause del burnout possono variare anche molto da persona a persona. Tuttavia, ci sono alcuni fattori che sono comuni un po’ a tutte.
Vediamoli nel dettaglio.
Sovraccarico di lavoro
Uno dei principali fattori scatenanti del burnout è la pressione costante sul lavoro. Gli eccessivi carichi di responsabilità, le scadenze serrate o le aspettative irrealistiche possono sottoporre il freelance a uno stress eccessivo.
Mancanza di controllo
Sentirsi impotenti o privi di controllo sulla propria situazione lavorativa può contribuire al burnout. Dover rispondere e seguire costantemente le esigenze (e talvolta i capricci) dei clienti può favorire la sensazione di essere costantemente supervisionati, togliendo, in tutto o in parte, autonomia decisionale e affievolendo le risorse mentali.
Ambiente tossico
Quando si deve lavorare all’interno di un team poco affiatato, l’ambiente di lavoro può rivelarsi tossico, caratterizzato da conflitti costanti, bullismo, mobbing o mancanza di supporto sociale. E anche questo può aggravare il rischio di burnout.
Scarso equilibrio tra lavoro e vita privata
Un’altra caratteristica comune è la mancanza di tempo per il riposo, la famiglia, gli amici, gli hobbies. Non riuscire a conciliare ed armonizzare questi importanti elementi della propria vita, può aumentare il rischio di burnout. È fondamentale, quindi, trovare al più presto un equilibrio tra gli impegni professionali e quelli personali, se necessario, facendo anche scelte drastiche.
I rimedi
Ed ora vediamo cosa si può fare per uscire dal burnout o quanto meno ridurne la gravità o il rischio che si presenti.
Riconoscere i sintomi
Non si può trovare una soluzione a un problema se prima non viene riconosciuto. La consapevolezza dei sintomi del burnout è il primo passo per affrontarlo. In genere includono: affaticamento, irritabilità, disturbi del sonno, disinteresse per se stessi, il lavoro o la famiglia, problemi di salute fisica e/o mentale.
Chiedere supporto
Non aspettare che il problema si aggravi. Ai primi accenni, parla con colleghi, amici, parenti oppure con un professionista della salute mentale per ottenere supporto e condivisione delle tue preoccupazioni. Prima lo affronti, più hai probabilità di uscirne con successo.
Imparare a dire no
L’arte di apporre un rifiuto a una richiesta eccessiva non è di facile apprendimento. È un modello comportamentale che si affina lentamente, ma costantemente.
Si può iniziare con attività semplici, come negare la propria partecipazione a un incontro di scarsa o nulla importanza, per poi arrivare a saper gestire in modo educato, ma fermo, situazioni più complesse.
Impara soprattutto a stabilire confini sani e a rifiutare carichi di lavoro eccessivi.
Sì, non è affatto facile.
Qualche volta ci si mette pure un’indole personale che predispone alla sopportazione silenziosa. Ma è necessario rendersi conto che non è salutare e che prima o poi, tutto questo rimuginare emerge: può essere sotto forma di uno scatto di rabbia improvviso, un collasso fisico o emotivo o più comunemente una somatizzazione.
In tutti i casi, è un problema. Meglio prevenirlo per tempo.
Praticare l’autocura
Prendersi cura di sé è il primo passo per uscire dallo stress. Non dire “non posso, non ho tempo”.
Sei tu che devi gestire il tempo, non il contrario.
Esistono corsi e anche testi specifici, oltre a professionisti specializzati, per imparare a organizzare il proprio tempo, suddividendolo in zone ben delineate e circoscritte.
Se non sai gestire il tuo tempo, non sai gestire te stesso.
Dedica quindi del tempo a te stesso.
Puoi praticare l’auto-riflessione, l’esercizio fisico, la meditazione, il semplice relax, ma anche attività ricreative, come coltivare un hobby, leggere un libro o frequentare amici. Le possibilità sono davvero tante. A te resta solo da scegliere quella più in linea con i tuoi gusti.
L’importante è farlo.
Considerare il cambiamento
Se stai lavorando in un ambiente tossico o il tuo lavoro attuale ti sta portando al burnout, potresti dover considerare un cambiamento di carriera o di attività. Certo, non è affatto facile ed è un passo che va ponderato con grande saggezza.
Vuoi qualche dritta? Leggi qui.
Conclusioni
👉Ricorda
Il burnout può essere superato con le giuste strategie e il supporto adeguato. Non sottovalutare i suoi effetti e prendi misure per prevenirlo e affrontarlo quando necessario.
Non riconoscerlo, così come non prevenirlo o prendere adeguati provvedimenti, può comportare conseguenze serie e importanti.
Pensaci, prima di girarti dall’altra parte.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay