…perseverare autem diabolicum: sbagliare è umano, ma continuare a ripetere lo stesso errore è pericoloso.
Un aforisma latino che, pur risalendo a secoli fa, sembra scritto apposta per chi intraprende la carriera da freelance. Se vogliamo rapportarlo ai nostri giorni potremmo dire: errare è umano, perseverare è… poco professionale.
In questo articolo vedremo quali sono gli errori più comuni dei freelance e come porvi rimedio.
Indice
- Gli errori inevitabili (e utili)
- Quando l’errore diventa perseveranza
- Come accorgersi che stai sbagliando
- Strategie per interrompere il ciclo dell’errore
- Conclusioni
Gli errori inevitabili (e utili)
Quando inizi a lavorare in autonomia, sbagliare è inevitabile: è parte dell’apprendimento. Ma c’è una differenza fondamentale tra errori che ti fanno crescere ed errori che, se ignorati, diventano abitudini che ti frenano.
Se sei alle prime armi, è quasi certo che cadrai in almeno una di queste trappole:
- prezzi troppo bassi: per paura di non essere scelti, si finisce per lavorare sotto il proprio valore
- accettare qualsiasi cliente: pur di fare esperienza, non si filtrano progetti o persone
- overdelivery: dare molto più di quanto pattuito, sperando di farsi apprezzare
- mancanza di processi: briefing confusi, contratti poco chiari, gestione del tempo inesistente
Questi errori non sono solo perdonabili, sono formativi. Ti aiutano a capire chi sei, quanto vali e che tipo di lavoro vuoi davvero fare.
Quando l’errore diventa perseveranza
Il problema nasce quando l’errore diventa abitudine. E allora sì che rischia di bloccarti.
- continuare a svendersi senza mai alzare le tariffe
- ripetere promesse impossibili, fino al burnout
- ignorare sempre i campanelli d’allarme nei clienti difficili
- non chiedere mai feedback, né mettersi in discussione
Qui non si parla più di inesperienza, ma di mancanza di consapevolezza.
Come accorgersi che stai sbagliando
La verità è che spesso non ce ne rendiamo conto.
Ecco allora alcuni segnali rivelatori:
Indicatori pratici: margini di guadagno bassissimi, ore infinite di lavoro, clienti scontenti.
Indicatori interiori: frustrazione che si ripete, sensazione di girare a vuoto, difficoltà a crescere.
Per scoprirlo può aiutare:
- tenere un diario di bordo dei progetti
- fare retrospettive mensili su cosa ha funzionato e cosa no
- confrontarsi con altri freelance in community o con un mentor
- chiedere feedback onesti ai clienti
Strategie per interrompere il ciclo dell’errore
Una volta individuati, gli errori possono trasformarsi in lezioni preziose.
Quindi, diventa molto utile:
- fare un’analisi post-progetto, anche rapida, per trarre insegnamenti
- osservare chi è più avanti nel percorso, lasciandosi ispirare
- cambiare anche piccoli aspetti del proprio workflow
- accettare che ammettere un errore è segno di maturità, non di debolezza
Conclusioni
Errare è inevitabile, perseverare no. La carriera da freelance non richiede infallibilità, bensì capacità di adattamento.
Ogni errore riconosciuto e corretto diventa un passo in avanti verso professionalità, equilibrio e soddisfazione personale.
Foto di John Hain da Pixabay